Oreopithecus

Nome:

Oreopithecus (greco per "scimmia di montagna"); pronunciato ORE-ee-oh-pith-ECK-us

Habitat:

Isole dell'Europa meridionale

Epoca storica:

Tardo Miocene (10-5 milioni di anni fa)

Dimensioni e peso:

Circa quattro piedi di altezza e 50-75 libbre

Dieta:

Piante, noci e frutta

Caratteristiche distintive:

Braccia più lunghe delle gambe; piedi simili a scimmie

Informazioni su Oreopithecus

La maggior parte dei primati preistorici che hanno preceduto gli umani moderni hanno condotto vite brutte, brutali e brevi, ma questo non sembra essere il caso di Oreopithecus - perché questo mammifero simile a uno scimpanzé ha avuto la fortuna di vivere su isole isolate la costa italiana, dove era relativamente libera dalla predazione. Un buon indizio dell'esistenza relativamente senza problemi di Oreopithecus è che i paleontologi hanno scoperto circa 50 scheletri completi, rendendo questo uno dei più comprensibili di tutte le antiche scimmie.

Come spesso accade con gli animali limitati agli habitat dell'isola, Oreopithecus possedeva uno strano mix di caratteristiche, tra cui piedi forti, avvincenti, simili a scimmie, una testa simile a una scimmia con denti che ricordano i primi umani e (ultimo ma non meno importante) più a lungo braccia che gambe, un indizio che questo primate trascorse gran parte del suo tempo oscillando da un ramo all'altro. (Esistono anche alcune prove allettanti che Oreopithecus potrebbe essere stato in grado di camminare in posizione verticale per brevi periodi di tempo, il che ha gettato una chiave inglese nelle solite tempistiche per l'evoluzione degli ominidi.) Oreopithecus ha incontrato il suo destino quando si sono abbattuti i livelli del mare collegando le sue isole con la terraferma, da cui il suo ecosistema fu invaso dalla megafauna dei mammiferi dell'Europa continentale.

A proposito, il nome Oreopithecus non ha nulla a che fare con il famoso biscotto; "oreo" è la radice greca per "montagna" o "collina", sebbene ciò non abbia impedito ad alcuni paleontologi di riferirsi affettuosamente a Oreopithecus come "mostro biscotto".