Nome:
Ouranosaurus (greco per "lucertola coraggiosa"); pronunciato ore-ANN-oh-SORE-us
Habitat:
Pianure dell'Africa settentrionale
Periodo storico:
Middle Cretaceous (115-100 milioni di anni fa)
Dimensioni e peso:
Circa 23 piedi di lunghezza e quattro tonnellate
Dieta:
Impianti
Caratteristiche distintive:
Fila di spine che sporgono dalla spina dorsale; becco cornuto
Un tempo considerato un parente stretto di Iguanodon, i paleontologi hanno ora classificato Ouranosaurus come un tipo di adrosauro (dinosauro becco d'anatra), anche se uno con una grande differenza. Questo mangiatore di piante aveva file di spine che sporgevano verticalmente dalla sua spina dorsale, il che ha alimentato la speculazione che avrebbe potuto sfoggiare una vela di pelle, come il Spinosaurus contemporaneo o il pelycosaur Dimetrodon molto precedente. Tuttavia, alcuni paleontologi sostengono che Ouranosaurus non aveva affatto una vela, ma una gobba appiattita, piuttosto simile a quella di un cammello.
Se Ouranosaurus possedesse effettivamente una vela (o addirittura una gobba) la domanda logica è, perché? Come con altri rettili navigati, questa struttura potrebbe essersi evoluta come un dispositivo di regolazione della temperatura (supponendo che Ouranosaurus avesse un metabolismo a sangue freddo piuttosto che a sangue caldo), e potrebbe anche essere stata una caratteristica sessualmente selezionata (cioè Ouranosaurus i maschi con le vele più grandi hanno avuto l'opportunità di accoppiarsi con più femmine). Una gobba grassa, d'altra parte, avrebbe potuto servire come una preziosa riserva di cibo e acqua, la stessa funzione che serve nei cammelli moderni.
Una caratteristica meno nota di Ouranosaurus è la forma della testa di questo dinosauro: era insolitamente lunga e piatta per un adrosauro, e mancava di qualsiasi ornamento dei successivi dinosauri beccati di anatra (come le elaborate creste di Parasaurolophus e Corythosaurus) salvo per una leggera cresta sugli occhi. Come altri adrosauri, il Ouranosaurus di quattro tonnellate potrebbe essere stato in grado di scappare dai predatori sui suoi due piedi posteriori, che presumibilmente avrebbero messo in pericolo la vita di eventuali piccoli teropodi o ornitopodi nelle immediate vicinanze!