Una cronologia del genocidio in Ruanda

Il genocidio in Ruanda del 1994 fu un brutale e sanguinoso massacro che provocò la morte di circa 800.000 tutsi (e simpatizzanti hutu). Gran parte dell'odio tra Tutsi e Hutu derivava dal modo in cui venivano trattati sotto il dominio belga.

Segui le crescenti sollecitazioni all'interno del Paese del Ruanda, a cominciare dalla sua colonizzazione europea all'indipendenza dal genocidio. Mentre il genocidio stesso è durato 100 giorni, con brutali omicidi in corso in tutto, questa sequenza temporale include alcuni dei più grandi omicidi di massa avvenuti durante quel periodo di tempo.

Cronologia del genocidio in Ruanda

1894: La Germania colonizza il Ruanda.

1918: I belgi assumono il controllo del Ruanda.

1933: I belgi organizzano un censimento e conferiscono a tutti il ​​rilascio di una carta d'identità classificandoli come Tutsi, Hutu o Twa.

9 dicembre 1948: Le Nazioni Unite approvano una risoluzione che definisce sia il genocidio che lo dichiara un crimine ai sensi del diritto internazionale.

1959: Una ribellione hutu inizia contro tutsi e belgi.

Gennaio 1961: La monarchia tutsi è abolita.

1 luglio 1962: Il Ruanda ottiene la sua indipendenza.

1973: Juvénal Habyarimana prende il controllo del Ruanda in un colpo senza sangue.

1988: L'RPF (Ruanda patriottica del Ruanda) è stato creato in Uganda.

1989: Crollano i prezzi mondiali del caffè. Ciò influisce in modo significativo sull'economia del Ruanda perché il caffè era una delle sue principali colture in contanti.

1990: L'RPF invade il Ruanda, iniziando una guerra civile.

1991: Una nuova costituzione prevede più partiti politici.

8 luglio 1993: RTLM (Radio Télévison des Milles Collines) inizia a trasmettere e diffondere l'odio.

3 agosto 1993: Gli accordi di Arusha sono concordati, aprendo posizioni governative sia a Hutu che a Tutsi.