Il colore è l'elemento dell'arte che viene prodotto quando la luce, colpendo un oggetto, viene riflessa all'occhio: questa è la definizione oggettiva. Ma nel design artistico, il colore ha una serie di attributi che sono principalmente soggettivi. Questi includono caratteristiche come l'armonia - quando due o più colori sono uniti e producono una risposta efficace soddisfacente; e temperatura: un blu è considerato caldo o freddo a seconda che si inclini verso il viola o il verde e un rosso se si inclina verso il giallo o il blu.
Soggettivamente, quindi, il colore è una sensazione, una reazione umana a una tonalità derivante in parte dal nervo ottico, e in parte dall'educazione e dall'esposizione al colore, e forse nella maggior parte, semplicemente dai sensi umani.
La prima teoria documentata del colore è del filosofo greco Aristotele (384-322 a.C.), il quale suggerì che tutti i colori provenissero dal bianco e dal nero. Credeva anche che quattro colori base rappresentassero elementi del mondo: rosso (fuoco), blu (aria), verde (acqua) e grigio (terra). Fu il fisico e matematico britannico Isaac Newton (1642-1727) a capire che la luce chiara era composta da sette colori visibili: ciò che chiamiamo ROYGBIV dell'arcobaleno (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola ).
I colori oggi sono definiti da tre attributi misurabili: tonalità, valore e intensità o intensità. Tali attributi furono scientificamente resi operativi dal Peter Mark Roget di colore, l'artista e insegnante di Boston Albert Henry Munson (1858-1918).
Munson frequentò la Julien Academy di Parigi e vinse una borsa di studio a Roma. Ha tenuto mostre a Boston, New York, Pittsburgh e Chicago, e ha insegnato disegno e pittura presso la Massachusetts School of Art tra il 1881 e il 1918. Già nel 1879, stava conversando a Venezia con il teorico del design Denman Waldo Ross sullo sviluppo uno "schema di colori sistematico per i pittori, in modo da determinare mentalmente una sequenza prima di posare la tavolozza".
Munson alla fine ha ideato un sistema scientifico per classificare tutti i colori con una terminologia standard. Nel 1905, pubblicò "A Color Notation", in cui definiva scientificamente i colori, definendo precisamente tonalità, valore e crominanza, qualcosa che gli studiosi e i pittori da Aristotele a Da Vinci avevano tanto desiderato.
Gli attributi funzionalizzati di Munson sono: