Acanthostega

Nome:

Acanthostega (greco per "tetto appuntito"); pronunciato ah-CAN-tho-STAY-gah

Habitat:

Fiumi e paludi delle latitudini settentrionali

Periodo storico:

Late Devonian (360 milioni di anni fa)

Dimensioni e peso:

Circa due piedi di lunghezza e 5-10 libbre

Dieta:

Probabilmente pesce

Caratteristiche distintive:

Gambe tozze; coda lunga; otto cifre sulle pinne anteriori

Informazioni su Acanthostega

Uno dei più noti tra tutti i tetrapodi devoniani - il primo pesce a pinne a lobi che si arrampicò fuori dall'acqua e sulla terraferma - Acanthostega sembra tuttavia aver rappresentato un vicolo cieco nell'evoluzione dei primi vertebrati, il l'omaggio è che questa creatura aveva otto cifre primitive su ciascuna delle sue pinne anteriori tozze, rispetto al moderno standard di cinque. Inoltre, nonostante la sua classificazione come primo tetrapode, è possibile sopravvalutare la misura in cui Acanthostega era un animale terrestre. A giudicare da alcune caratteristiche anatomiche - come i suoi denti simili a pesci e l'apparato sensoriale della "linea laterale" che corre lungo la lunghezza del suo corpo snello - questo tetrapode probabilmente ha trascorso la maggior parte del suo tempo in acque poco profonde, usando solo le sue gambe rudimentali strisciare da una pozzanghera all'altra.

C'è un'altra spiegazione alternativa per l'anatomia di Acanthostega: forse questo tetrapode non camminava o strisciava, ma utilizzava i suoi arti anteriori a otto cifre per navigare nelle paludi soffocate dall'erba (durante i periodi devoniani, iniziarono le piante terrestri, per il prima volta, a gettare foglie e altri detriti nelle vicine pozze d'acqua) alla ricerca di prede. In questo caso, gli arti anteriori di Acanthostega sarebbero un classico esempio di "pre-adattamento": non si sono evoluti specificamente allo scopo di camminare sulla terra, ma sono tornati utili (se scuserai il gioco di parole) quando i tetrapodi successivi , discendente da Acanthostega, fece finalmente quel salto evolutivo. (Questo scenario spiegherebbe anche le branchie interne di Acanthostega, così come le sue costole deboli, che lo rendevano incapace di sporgere completamente il petto dall'acqua.)