Mentre è vero che le vere spugne marine sono in uso sin dall'impero romano, le alternative sintetiche fatte principalmente con la pasta di legno sono diventate comuni alla metà del 20 ° secolo quando DuPont perfezionò il processo di produzione. Oggi, la maggior parte delle spugne che usiamo sono fatte da una combinazione di pasta di legno (cellulosa), cristalli di solfato di sodio, fibre di canapa e ammorbidenti chimici.
Sebbene alcuni sostenitori della foresta denigrino l'uso della pasta di legno per produrre spugne, sostenendo che il processo incoraggia il disboscamento, la produzione di spugne a base di cellulosa è un affare piuttosto pulito. Non si ottengono sottoprodotti dannosi e ci sono pochi rifiuti, poiché le guarnizioni vengono triturate e riciclate nel mix.
Un altro tipo comune di spugna artificiale è realizzato in schiuma poliuretanica. Queste spugne eccellono nella pulizia, ma sono meno ideali dal punto di vista ambientale, poiché il processo di produzione si basa su idrocarburi che riducono lo strato di ozono (che saranno eliminati gradualmente entro il 2030) per dare forma alla schiuma. Inoltre, il poliuretano può emettere formaldeide e altri irritanti e può formare diossine cancerogene quando incenerito.
Alcune vere spugne di mare sono ancora oggi vendute, utilizzate per qualsiasi cosa, dalla pulizia degli esterni di auto e barche, alla rimozione del trucco e all'esfoliazione della pelle. Prodotto di almeno 700 milioni di anni di evoluzione, le spugne marine sono tra gli organismi viventi più semplici al mondo. Sopravvivono filtrando piante microscopiche e ossigeno dall'acqua, crescendo lentamente per molti decenni. Commercialmente, sono apprezzati per la loro naturale morbidezza e resistenza allo strappo e per la loro capacità di assorbire e scaricare grandi quantità di acqua. Gli scienziati conoscono più di 5.000 specie diverse, anche se ne raccogliamo solo una manciata, come l'esfoliante Honeycomb (Hippospongia communis) e la liscia e setosa Fina (Spongia officinalis).
Gli ambientalisti sono preoccupati per la protezione delle spugne marine, soprattutto perché ne sappiamo ancora poco, in particolare per quanto riguarda la loro potenziale utilità medicinale e il loro ruolo nella catena alimentare. Ad esempio, i ricercatori sono ottimisti sul fatto che le sostanze chimiche emesse da alcune spugne marine viventi potrebbero essere sintetizzate per creare nuovi trattamenti per l'artrite e forse anche per combattere i tumori. E le spugne marine servono come fonte primaria di cibo per le tartarughe marine in pericolo di estinzione. Ridurre quantità di spugna naturale potrebbe spingere la creatura preistorica sull'orlo dell'estinzione.
Secondo l'Australian Marine Conservation Society, le spugne marine sono minacciate non solo dall'eccessivo raccolto, ma anche dallo scarico delle acque reflue e dal deflusso delle acque piovane, nonché dall'attività di dragaggio delle capesante. Anche il riscaldamento globale, che ha aumentato le temperature dell'acqua e modificato di conseguenza la catena alimentare oceanica e l'ambiente dei fondali marini, è un altro fattore. L'organizzazione riferisce che pochissimi giardini di spugne sono protetti e sta promuovendo la creazione di aree marine protette e metodi di pesca più sensibili nelle regioni in cui le spugne marine rimangono abbondanti.