Il Tarpeian Rock era un luogo di esecuzione di origini antichissime riservato agli assassini e ai traditori che venivano scagliati dalle sue aspre scogliere. Gli studiosi collocano la sua posizione sul Campidoglio. Alcuni posizionano la Rocca Tarpeiana vicino al tempio di Giove Capitolino, mentre altri credono che sia sopra il Foro Romano, nell'angolo sud-est della collina.
M. Manlio Capitolino fu vittima del metodo di punizione del Tarpeian Rock. Livio e Plutarco affermano che Manlio, un eroe durante il 390 a.C. L'attacco gallico a Roma, fu punito dall'essere scagliato dalla Rocca di Tarpe.
Conosciuto anche come:Tarpeius Mons
Secondo le leggende della fondazione romana, la Rocca di Tarpe prende il nome dalla Vergine Vestale Tarpeia, un'eroina romana, e figlia di Spurio Tarpeio, comandante della fortezza capitolina sotto il primo re di Roma, Romolo. La morte di Tarpeia derivò da una guerra tra Romani e Sabini. Romolo rapì le donne Sabine allo scopo di fornire a Romani mogli ed eredi.
Esistono diversi ceppi della storia di Tarpeia, ma il più comune racconta di Tarpeia che permetteva ai Sabini nemici di entrare a Roma aprendo il cancello solo dopo aver fatto giurare ai Sabini di consegnare i loro scudi (bracciali, come raccontato in alcuni ceppi della storia). Sebbene Tarpeia lasciò entrare i Sabini nella porta, il suo scopo era di ingannarli o arrendersi. I Sabini, dopo la realizzazione, lanciarono i loro scudi su Tarpeia, uccidendola così. In un'altra versione, i Sabini uccisero Tarpeia per il suo tradimento, poiché non potevano fidarsi di un romano che tradiva il suo stesso popolo. Ad ogni modo, i romani, incerti sul motivo di Tarpeia, usarono la Tarpeian Rock come luogo di esecuzione per i traditori.
fonti:
Vedi "Tra le oche e l'Auguraculum: l'origine del culto di Giunone sull'Arx" di Adam Ziolkowski. Filologia classica, Vol. 88, n. 3. (luglio 1993), pagg. 206-219.