Gli stati altalenanti sono quelli in cui nessuno dei principali partiti politici ha un blocco sul risultato delle elezioni presidenziali. Il termine può anche essere usato per descrivere uno stato i cui voti elettorali hanno un'alta probabilità di essere il fattore decisivo nelle elezioni presidenziali.
Gli stati di oscillazione sono talvolta indicati anche come stati del campo di battaglia. Più di una dozzina di stati sono considerati stati altalenanti e la maggior parte di loro detiene un gran numero di voti elettorali e sono considerati premi importanti nelle elezioni presidenziali.
Le campagne presidenziali si concentrano su questi stati poiché le elezioni sono decise con voti elettorali scelti dal voto popolare di ciascuno stato e non da un voto popolare nazionale diretto. Gli "Stati sicuri", d'altro canto, sono quelli in cui si prevede che la maggioranza degli elettori voterà per il candidato democratico o repubblicano, quindi quei voti elettorali sono considerati sicuri per il candidato del conteggio di quel partito.
Gli stati più spesso descritti come in aria o che potrebbero schierarsi con un candidato alla presidenza repubblicano o democratico sono:
Il Texas è menzionato come un possibile stato di oscillazione nelle elezioni presidenziali del 2020. Ha votato per il candidato repubblicano in 10 delle ultime 11 elezioni, con Jimmy Carter nel 1976 che è stato l'ultimo democratico a vincere lo stato.
Gli stati che si spostano avanti e indietro tra i candidati di entrambi i principali partiti politici alle elezioni presidenziali potrebbero essere equamente divisi tra elettori repubblicani e democratici. Oppure potrebbero avere un gran numero di elettori swing, quelli che tendono a votare per singoli candidati e non il partito e non hanno lealtà nei confronti di un partito.
La parte dell'elettorato americano composta da elettori oscillanti varia da circa un quarto a un terzo tra le elezioni presidenziali, secondo il Pew Research Center. Il numero di elettori oscillanti diminuisce quando un presidente in carica è alla ricerca di un secondo mandato.
Il termine swing state viene utilizzato in due modi diversi.
L'uso più popolare dello stato swing è quello di descriverne uno in cui il margine di voto popolare in una corsa presidenziale è relativamente ristretto e fluido, il che significa che un repubblicano o un democratico potrebbero vincere i voti elettorali dello stato in un dato ciclo elettorale.
Altri definiscono gli stati di oscillazione come quelli che potrebbero essere il punto di svolta nelle elezioni presidenziali.
Ad esempio, Nate Silver, giornalista politico molto letto che scriveIl blog del New York Times FiveThirtyEight, definito il termine swing state in questo modo:
"Quando impiego il termine, intendo uno stato che potrebbe oscillare il risultato delle elezioni. Cioè, se lo stato cambiasse di mano, cambierebbe anche il vincitore al Collegio elettorale".