I sassoni erano un popolo germanico

I sassoni erano una prima tribù germanica che avrebbe avuto un ruolo significativo sia nella Gran Bretagna post-romana che nell'Europa del primo medioevo.

Dai primi secoli a.C. fino all'800 d.C. circa, i sassoni occuparono parti del nord Europa, molti dei quali si insediarono lungo la costa baltica. Quando l'Impero Romano subì il suo lungo declino nel terzo e quarto secolo E.V., i pirati sassoni sfruttarono la ridotta potenza dell'esercito e della marina romana e fecero frequenti incursioni lungo le coste del Baltico e del Mare del Nord.

Espansione in Europa

Nel V secolo a.E.V., i sassoni iniziarono ad espandersi abbastanza rapidamente nell'attuale Germania e nell'odierna Francia e Gran Bretagna. I migranti sassoni erano numerosi e dinamici in Inghilterra, stabilendo - insieme a molte altre tribù germaniche - insediamenti e basi di potere nel territorio che fino a poco tempo fa (intorno al 410 E.V.) erano stati sotto il controllo romano. I sassoni e altri tedeschi sfollarono molte popolazioni celtiche e romano-britanniche, che si trasferirono a ovest nel Galles o attraversarono il mare per tornare in Francia, stabilendosi in Bretagna. Tra gli altri popoli germanici migranti c'erano Juta, Frisoni e Angoli; è la combinazione di Angle e Saxon che ci dà il termine anglosassone per la cultura che si è sviluppata, nel corso di alcuni secoli, nella Gran Bretagna post-romana.

I sassoni e Carlo Magno

Non tutti i sassoni lasciarono l'Europa per la Gran Bretagna. Tribù sassoni fiorenti e dinamiche rimasero in Europa, in particolare in Germania, alcune delle quali si insediarono nella regione che oggi è conosciuta come Sassonia. La loro costante espansione alla fine li portò in conflitto con i Franchi e, una volta che Carlo Magno divenne re dei Franchi, l'attrito si trasformò in una vera e propria guerra. I sassoni furono tra gli ultimi popoli d'Europa a conservare i loro dei pagani, e Carlo Magno divenne determinato a convertire i sassoni in cristianesimo con ogni mezzo necessario.

La guerra di Carlo Magno con i sassoni è durata 33 anni e, in tutto, li ha impegnati in battaglia 18 volte. Il re franco fu particolarmente brutale in queste battaglie e, alla fine, la sua ordinata esecuzione di 4500 prigionieri in un giorno spezzò lo spirito di resistenza che i sassoni avevano mostrato per decenni. Il popolo sassone fu assorbito dall'impero carolingio e, in Europa, nulla ma il ducato di Sassonia rimase dei sassoni.