Moduli articolo definiti italiani

L'articolo determinativo italiano (articolo determinativo) indica qualcosa di ben definito, che si presume sia già riconosciuto.

Se, ad esempio, qualcuno chiede: Hai visto il professore? (Hai visto il professore?) Alludono non a nessun professore, ma a uno in particolare, che sia l'oratore che l'ascoltatore conoscono.

L'articolo determinativo viene anche utilizzato per indicare un gruppo (l'uomo è dotato di ragione, cioè "ogni uomo" -man è dotato della ragione, "ogni uomo"), o per esprimere l'abstract (la pazienza è una grande virtù-la pazienza è una grande virtù); per indicare parti del corpo (mi fa male la testa, il braccio-mi fa male la testa, il braccio), per riferirmi ad oggetti che appartengono strettamente a se stessi mi hanno rubato il portafogli, non trovo più le scarpe-mi hanno rubato il portafoglio, non riesco a trovare le mie scarpe) e viene utilizzato anche con i nomi che significano qualcosa di unico in natura (il sole, la luna, la terra-il sole, la luna, la terra) e i nomi dei materiali e della materia (il grano, l'oro-grano, oro).

In alcuni contesti l'articolo definito italiano funziona come un aggettivo dimostrativo (aggettivo dimostrativo): Penso di finire entro la settimana-Penso che finirò entro la fine della settimana (o "entro questa settimana"); Sentitelo l'ipocrita!-Ascoltalo l'ipocrita! (questo ipocrita!) o un pronome dimostrativo (pronome dimostrativo): Tra i due vini scelgo il rosso-Tra i due vini scelgo il rosso (quello rosso); Dei due attori preferisco il più giovane-Dei due attori preferisco il più giovane (quello più giovane).

L'articolo determinativo italiano può anche riferirsi a singoli membri di un gruppo: Ricevo il giovedì-Lo ricevo giovedì (ogni giovedì); Costa mille euro il chilo (o al chilo) -Il costo è di mille euro al chilogrammo (per chilogrammo), o tempo: Partirò il mese prossimo.-Parto il prossimo mese (nel prossimo mese).

Moduli articolo definiti italiani
Il, io
Il modulo I l precede i sostantivi maschili che iniziano con una consonante tranne S + consonante, z, X, pn, ps, e i digrafi gn e sc:

il bambino, il cane, il dente, il fiore, il gioco, il liquore
il bambino, il cane, il dente, il fiore, il gioco, il liquore

La forma corrispondente per il plurale è io:

i bambini, i cani, i denti, i fiori, i giochi, i liquori
i bambini, i cani, i denti, i fiori, i giochi, i liquori

Lo (l '), gli
Il modulo Lo precede i nomi maschili che iniziano:

  • con S seguito da un'altra consonante:

lo sbaglio, lo scandalo, lo sfratto, lo sgabello, lo slittino, lo smalto, lo specchio, lo studio
l'errore, lo scandalo, lo sfrattato, lo sgabello, la slitta, lo smalto, lo specchio, l'ufficio

  • con z:

lo zaino, lo zio, lo zoccolo, lo zucchero
lo zaino, lo zio, lo zoccolo, lo zucchero

  • con X:

lo xilofono, lo xilografo
lo xilofono, l'incisore

  • con pn e ps:

lo pneumatico, lo pneumotorace; lo pseudonimo, lo psichiatra, lo psicologo
la gomma, il polmone collassato, lo pseudonimo, lo psichiatra, lo psicologo

  • con i digrafi gn e sc:

lo gnocco, lo gnomo, fare lo gnorri; lo sceicco, lo sceriffo, lo scialle, lo scimpanzé
lo gnocco, lo gnomo, per fare lo stupido; lo sceicco, lo sceriffo, lo scialle, lo scimpanzé

  • con il semivuoto io:

lo iato, lo iettatore, lo ioduro, lo yogurt
la pausa, il malocchio, lo ioduro, lo yogurt

NOTA: Tuttavia, ci sono variazioni, soprattutto prima del gruppo di consonanti pn; per esempio, nell'italiano parlato contemporaneo il pneumatico tende a prevalere lo pneumatico. Inoltre, prima del semivowel io l'uso non è costante; inoltre lo iato c'è L'iato, ma la forma elisa è meno comune.

Quando precede il semivuoto u, è necessario distinguere tra le parole italiane, che prendono l'articolo Lo nella forma eletta (l'uomo, l'uovo) e parole di origine straniera, che assumono la forma I l:

il week-end, il whisky, il windsurf, il walkman, il word processor
il fine settimana, il whisky, il windsurfer, il Walkman, il word processor.

Con nomi plurali le forme Gli (gli uomini) e io (io walkman, io fine settimana) vengono utilizzati rispettivamente.

Per parole che iniziano con h uso Lo (gli, uno) quando precede un aspirato h:

lo Hegel, lo Heine, lo hardware
l'Hegel, l'Heine, l'hardware.

E usare l' quando precede un non aspirato h:

l'habitat, l'harem, l'hashish
l'habitat, l'harem, l'hashish.

NOTA: nell'italiano colloquiale contemporaneo c'è una preferenza per la forma elisa in tutti i casi, poiché anche le parole straniere con un aspirato h (ad esempio il suddetto hardware, così come hamburger, handicap, Hobby, ecc.) di solito hanno una pronuncia italianizzata in cui il h è disattivato.

Tuttavia, in frasi avverbiali il modulo Lo (invece di I l) è comune: per lo più, per lo meno, corrispondente all'uso dell'articolo determinativo nei primi anni dell'italiano.

  • Il modulo Lo precede anche i sostantivi maschili che iniziano con una vocale, ma in questo caso è eluso l':

l'abito, l'evento, l'incendio, l'ospite, l'usignolo
l'abito, il fuggitivo, il fuoco, l'ospite, l'usignolo.

Come notato in precedenza, prima del semivuoto io in genere non c'è elisione.

  • Il modulo corrispondente a Lo al plurale è Gli:

gli sbagli, gli zaini, gli xilofoni, gli (o anche io) pneumatici, gli pseudonimi, gli gnocchi, gli sceicchi, gli iati, gli abiti, gli evasi, gli incendi, gli ospiti, gli usignoli

NOTA: Gli può essere eletto solo prima io: gl'incendi (ma più frequentemente viene utilizzato l'intero modulo). Il Gli al posto di viene utilizzato il modulo io prima del plurale di dio: gli dèi (in italiano obsoleto gl'iddei, plurale di Iddio).

La (l '), le
Il modulo la precede i nomi femminili che iniziano con una consonante o il semivowel io:

la bestia, la casa, la donna, la fiera, la giacca, la iena
la bestia, la casa, la donna, la fiera, la giacca, la iena.

Prima di una vocale la è eletto a l':

l'anima, l'elica, l'isola, l'ombra, l'unghia
l'anima, l'elica, l'isola, l'ombra, l'unghia.

Il modulo corrispondente a la al plurale è lei:

le bestie, le case, le donne, le fiere, le giacche, le iene, le anime, le eliche, le isole, le ombre, le unghie
gli animali, le case, le donne, le fiere, le giacche, le iene, le anime, le eliche, le isole, le ombre, le unghie.

Le può essere eletto solo prima della lettera e (ma questo accade raramente, e quasi sempre come un dispositivo stilistico nella poesia): L'Eliche-le eliche.

Con nomi che iniziano con h, a differenza della forma maschile, predomina la forma non eletta: la hall-l'entrata, la holding-la holding.