Il tempo indicativo futuro italiano

Il futuro mostra un fatto semplice che deve ancora accadere o concretizzarsi:

Arriverò domani.
Terminerò il lavoro entro una settimana.

Il futuro può avere un valore imperativo:

Farete esattamente come vi ho detto.
Imparerai questa poesia a memoria.

brandire GUSTARE RIDURRE vinificare
io brandirò gusterò ridurrò vinificerò
tu brandirai gusterai ridurrai vinificerai
lui, lei, lei brandirà gusterà ridurrà vinificerà
Noi brandiremo gusteremo ridurremo vinificeremo
voi brandirete gusterete ridurrete vinificerete
loro, Loro brandiranno gusteranno ridurranno vinificeranno
CONIUGARE VERBI ITALIANI NEL TEMPO INDICATIVO PERFETTO PRETERITO

La formazione delle parole in italiano è il processo linguistico (pensa alla costruzione del vocabolario) in cui i termini possono essere trasformati da parole base a suffissati (parole con suffisso)-OROLOGIO "Orologiaio, prefissati (parole prefissate)-campionato "precampionato, e Composti (composti)-Fermare + carte " fermacarte.

La formazione delle parole arricchisce la lingua italiana dall'interno. In effetti, produce un nuovo vocabolario come in orologiaio (orologiaio), precampionato (Preseason), fermacarte (fermacarte) - a partire dal vocabolario già esistente - in questo caso, Orologio (orologio), campionato (stagione), Fermare (per trattenere, trattenere, proteggere) e carte (carta).

Il suffisso (suffisso) è la particella che appare alla fine del suffisso, ad esempio -aio nel orologiaio. Il prefisso (prefisso) è invece la particella che appare all'inizio del prefisso, ad esempio pre- nel precampionato. Insieme, i suffissi e i prefissi sono noti come affissi; il suffisso -aio nel orologiaio e il prefisso pre- nel precampionato sono quindi due affissi.

Composti (composti) sono formati dalla fusione in una sola parola di almeno due parole; questo è il caso di Fermare e carte nella parola composta fermacarte.

Tutti i relatori italiani possono costruire, a partire da certi Basi (basi) e apportando le modifiche necessarie, un'intera serie di nuove parole (il termine tecnico è definito come neoformazione-un composto o un derivato recentemente introdotto nella lingua). Quindi, per esempio, orologiaio, precampionato, e fermacarte sono nuove parole derivate da Orologio, campionato, Fermare, e carte. Per passare dalla base al nuovo termine ci sono alcune regole di trasformazione.

La formazione delle parole non è semplice aggiunta
La formazione delle parole non consiste nella semplice aggiunta di elementi: base + suffisso = suffisso; prefisso + base = prefisso; parola + parola = parola composta. Questo, in effetti, è solo l'apparizione del fenomeno. La formazione delle parole presuppone invece che l'oratore abbia una piena consapevolezza del significato della relazione che collega la nuova parola alla sua base. Ad esempio, tutti (o almeno madrelingua italiana) riconosceranno in parole come scaffalature e librone una connessione a scaffale e libro, ma nessuno lo penserà Strutture e mattone sono collegati a strutto e Matto. Solo nel primo caso è possibile formulare un'equivalenza:

insieme di scaffali ha lo stesso significato di scaffalatura (scaffale)
grosso libro ha lo stesso significato di librone (grande libro, tomo)

Mentre nel secondo caso:

insieme di strutto (lardo nel suo insieme) ha un significato diverso rispetto a Strutture (struttura)
grosso matto (grande pazzo) ha un significato diverso da mattone (Mattoni)

Come mostrato, la formazione delle parole in italiano non può essere spiegata solo prendendo in considerazione il rapporto formale che collega una base con un affisso (-ura, -uno, e altri); è anche necessario considerare la relazione tra i significati. La formazione delle parole può essere divisa in tre categorie: suffissazione (Suffissazione), prefissazione (prefisso) e composizione (composizione).