I termini "saturo" e "saturazione" possono avere significati diversi in chimica, a seconda del contesto in cui vengono utilizzati. Ecco le tre definizioni più comuni:
Questa definizione chimica si riferisce a un composto saturo. Una sostanza satura è quella in cui gli atomi sono collegati da singoli legami. Un composto completamente saturo non contiene legami doppi o tripli. In alternativa, se una molecola contiene doppi o tripli legami, viene considerata insatura.
Esempio: etano (C2H6) è un idrocarburo saturo che non ha legami doppi o tripli, mentre l'etilene ha un doppio legame C = C e l'etina ha un triplo legame carbonio-carbonio. Si dice che un complesso organometallico sia insaturo se ha meno di 18 elettroni di valenza ed è quindi esposto alle coordinate ossidative o all'aggiunta di un altro ligando.
Questa definizione si riferisce a una soluzione satura. In questo contesto, saturo si riferisce a un punto di massima concentrazione, in cui non è possibile dissolvere più soluto in un solvente. La saturazione, in questo contesto, dipende dalla temperatura e dalla pressione. Di solito, aumentare la temperatura consente a una soluzione di dissolvere più soluto.
Esempio: Quando coltivi cristalli da una soluzione acquosa (acqua), dissolvi il più possibile il soluto nell'acqua, al punto che non si dissolveranno più. Questo produce una soluzione satura.
Sebbene non sia una definizione di chimica tecnica, saturo può significare completamente imbevuto di quanta più acqua o altro solvente possibile.
Esempio: Se un protocollo richiede di saturare completamente una carta da filtro con una soluzione, ciò significa bagnarla completamente. Se un'atmosfera è al suo massimo livello di umidità per una data temperatura, è satura di vapore acqueo.