La fenomenologia sociale è un approccio nel campo della sociologia che mira a rivelare quale ruolo gioca la consapevolezza umana nella produzione di azione sociale, situazioni sociali e mondi sociali. In sostanza, la fenomenologia è la convinzione che la società sia una costruzione umana.
La fenomenologia fu originariamente sviluppata da un matematico tedesco di nome Edmund Husserl nei primi anni del 1900 per individuare le fonti o le essenze della realtà nella coscienza umana. Fu solo negli anni '60 che entrò nel campo della sociologia da Alfred Schutz, che cercò di fornire una base filosofica alla sociologia interpretativa di Max Weber. Lo ha fatto applicando la filosofia fenomenologica di Husserl allo studio del mondo sociale. Schutz ha postulato che sono i significati soggettivi che danno origine a un mondo sociale apparentemente oggettivo. Ha sostenuto che le persone dipendono dalla lingua e dallo "stock di conoscenza" che hanno accumulato per consentire l'interazione sociale. Tutte le interazioni sociali richiedono che gli individui caratterizzino gli altri nel loro mondo e il loro patrimonio di conoscenze li aiuta in questo compito.
Il compito centrale nella fenomenologia sociale è quello di spiegare le interazioni reciproche che hanno luogo durante l'azione umana, la strutturazione situazionale e la costruzione della realtà. Che i fenomenologi cerchino di dare un senso alle relazioni tra azione, situazione e realtà che si svolgono nella società. La fenomenologia non considera alcun aspetto come causale, ma piuttosto considera tutte le dimensioni come fondamentali per tutti gli altri.
Applicazione della fenomenologia sociale
Un'applicazione classica della fenomenologia sociale fu fatta da Peter Berger e Hansfried Kellner nel 1964 quando esaminarono la costruzione sociale della realtà coniugale. Secondo la loro analisi, il matrimonio riunisce due individui, ciascuno di mondi di vita diversi, e li mette in così stretta vicinanza tra loro che il mondo di vita di ciascuno è messo in comunicazione con l'altro. Da queste due diverse realtà emerge una realtà coniugale, che diventa quindi il contesto sociale primario dal quale quell'individuo si impegna in interazioni e funzioni sociali nella società. Il matrimonio offre una nuova realtà sociale per le persone, che si ottiene principalmente attraverso conversazioni con il coniuge in privato. La loro nuova realtà sociale si rafforza anche attraverso l'interazione della coppia con gli altri al di fuori del matrimonio. Nel tempo emergerà una nuova realtà coniugale che contribuirà alla formazione di nuovi mondi sociali all'interno dei quali ciascun coniuge funzionerebbe.