Le congiunzioni servono come parole chiave, unendo le clausole e, a seconda del loro ruolo, stabilendo una connessione logica, aumentando il contrasto di pensiero e sentimento, esprimendo relazioni di tempo, causa e condizione e aggiungendo una varietà di cosiddetti complementi o dettagli al frase.
Esistono due tipi di congiunzioni in italiano: congiunzioni coordinate (congiunzioni coordinative o coordinanti), che combinano due clausole indipendenti e congiunzioni subordinate (congiunzioni subordinative o subordinanti), che combinano clausole principali e subordinate.
Le congiunzioni coordinate e subordinate vengono quindi divise in diversi gruppi in base alla connessione logica che stabiliscono; lo scopo che servono. Ad esempio, tra i coordinativi, ci sono congiunzioni copulative, avversive, conclusive e dichiarative. Tra i subordinati ci sono causali, condizionali, relativi, comparativi, finali e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
A cavallo di quella divisione c'è un'altra: ci sono congiunzioni semplici-congiunzioni semplici e congiunzioni composte, che sono composti da più di una parola. Per esempio, e o mamma sono semplici; oppure e poiche sono composti da due parole (o e puro, e poi e Che). Esistono congiunzioni semplici e composte tra congiunzioni coordinate e subordinate. (Nota che tutte le congiunzioni che finiscono in Che avere un accento acuto su di essi: ché.)
Non impantanarti troppo nelle divisioni, tranne per scopi organizzativi; è più importante che tu impari cosa significano e da lì il loro ruolo e il loro scopo diventeranno ovvi.
Congiunzioni coordinative unire clausole equivalenti e indipendenti. Per esempio:
Ciascuna di queste frasi contiene due clausole indipendenti che si distinguono da sole. Le congiunzioni coordinate collegano anche altre parti del discorso, ma sempre di valore uguale e omogeneo: due aggettivi, due complementi, due avverbi:
Tra i congiunzioni coordinative o coordinanti siamo:
E | e | Io vado al museo e vai al mercato. | Tu vai al museo e io vado al mercato. |
Anche / Pure | anche | Ho comprato il latte e anche / pure il parmigiano | Ho comprato latte e anche parmigiano. |
né | né | Né vado al mercato né vado al museo. | Non vado al mercato né al museo. |
Neanche / Neppure | nemmeno / / né / né | Non ho comprato il latte e nemmeno / pagato il parmigiano. | Non ho comprato latte o parmigiano. |
O / oppure | o | Vado al mercato, o / oppure vado al museo. | Vado al mercato o al museo. |
Altrimenti | o altrimenti | Vai adesso, altrimenti fai tardi. | Vai ora o sarai in ritardo. |
mamma | ma piuttosto | 1. Non voglio il pane ma la crostata. 2. Mi piace la crostata ma preferisco il riquadro. | 1. Non voglio pane ma piuttosto crostata. 2. Mi piace la crostata ma preferisco il pane. |
però | ma | Il maglione è bello, però è troppo caro. | Il maglione è carino ma troppo costoso. |
Tuttavia | sebbene / e ancora | Non voglio andare; comunque andrò. | Non voglio andare, anche se ci andrò. |
Piuttosto | piuttosto | Non voglio andare al cinema; piuttosto andiamo al mare. | Non voglio andare al cinema; piuttosto andiamo in spiaggia. |
invece | invece / ma | 1. Voglio la pizza invece della pasta. 2. Lo aspettavo; invece non è venuto. | 1. Voglio la pizza invece della pasta. 2. L'ho aspettato; invece / ma non è venuto. |
Bensi | piuttosto / al contrario | 1. Non è venuto, bensì ha chiamato. 2. L'omicidio non è successo di notte, bensì in pieno giorno. | 1. Non è venuto; piuttosto ha chiamato. 2. L'omicidio non è avvenuto di notte; al contrario, è successo in pieno giorno. |
Anzi | anche / inoltre / al contrario | Quel colore non è vivace, anzi, è smorto. | Quel colore non è vivace; al contrario, è slavato. |
Eppure | e ancora | Non ho trovato Giulio; eppure sapevo che c'era. | Non ho trovato Giulio; eppure sapevo che era qui. |
cioè | in altre parole / significato | Marco ha 18 anni, cioè è giovane. | Marco ha 18 anni; in altre parole, è giovane. |
infatti | in effetti / in effetti | Non avevo studiato, e infatti sono bocciata. | Non avevo studiato, e in effetti ho bocciato. |
Dunque / Pertanto / Quindi | quindi / e così | Siamo stati alzati tardissimo, perciò / quindi sono stanca. | Eravamo alzati molto tardi e quindi sono stanco. |
invece | anziché | Pensavo di essere stanca, invece sto bene. | Pensavo di essere stanco, invece mi sento bene. |
Non solo… ma anche / neanche | non solo ... ma anche / nemmeno | Non solo non è venuto, ma non ha nemmeno telefonato. | Non solo non è venuto, ma non ha nemmeno chiamato. |
Congiunzioni subordinative o subordinanti creare una relazione di dipendenza tra una clausola e l'altra; una relazione in cui una clausola completa o chiarisce il significato della prima e non potrebbe reggere da sola (o il suo significato non sarebbe completo o uguale). La congiunzione è seguita da un complemento che può essere di causa, ad esempio, o modale, o un complemento di oggetti.
Ad esempio, alcune delle congiunzioni subordinate più ovvie sono QUANDO e Perché, che spiegano il tempo e la causa e sono, in effetti, chiamati congiunzioni temporali e causali rispettivamente.
Tra le congiunzioni subordinate ci sono: