Lo vedi dappertutto e ti fa grattare la testa:
È quella piccola parola NE, tecnicamente chiamato particella pronominale. Proprio come i pronomi di oggetto riflessivo, indiretto e diretto, è il tipo di piccola cosa sfaccettata che si intrufola qua e là e infastidisce anche lo studente più assiduo della lingua italiana.
Non temere: una volta chiarito il suo scopo, lo dominerai. Come tutti i pronomi, è semplicemente lì per permetterci di avere una conversazione senza ripetere costantemente di cosa stiamo parlando.
In inglese, ciò si ottiene per inferenza o tramite pronomi simili. Prendi questo piccolo dialogo:
"Hai detto a tuo fratello delle mele?"
"Sì, ne abbiamo parlato ieri (le mele)."
"Perché ne hai parlato (loro, le mele)?"
"Perché voleva parlare (delle mele)."
"Vuole qualche [mela]?"
"Ne vuole sette (mele)."
Immagina se dovessi ripetere quelle mele ogni volta.
In italiano, tu usi NE al loro posto:
"Hai parlato con tuo fratello delle mele?"
"Sì, ne abbiamo parlato ieri."
"Perché ne avete parlato?"