The breadnut tree (Brosimum alicastrum) è un'importante specie di albero che cresce nelle foreste tropicali umide e secche del Messico e dell'America centrale, nonché nelle isole dei Caraibi. Conosciuto anche come il ramón, asli o Cha Kook in lingua Maya, l'albero della noce di solito cresce in regioni che si trovano tra 300-000 metri (1.000-6.500 piedi) sul livello del mare. I frutti hanno una forma piccola e allungata, simile alle albicocche, sebbene non siano particolarmente dolci. I semi sono noci commestibili che possono essere macinate e utilizzate nel porridge o per la farina. Le moderne società Maya consumano il frutto, tagliano legname per legna da ardere e foglie per foraggio per animali.
L'albero di noce è una delle specie di piante dominanti nella foresta tropicale Maya. Non solo ha una densità molto elevata attorno alle antiche città in rovina, in particolare nel Petén guatemalteco, ma può raggiungere un'altezza di circa 40 metri, producendo raccolti abbondanti e con diversi raccolti possibili in un anno. Per questo motivo, è spesso ancora piantato dai Maya moderni vicino alle loro case.
La diffusa presenza di questo albero vicino alle antiche città Maya è stata spiegata in vari modi come:
Il ruolo dell'albero del castagno e la sua importanza nell'antica dieta Maya sono stati al centro di numerosi dibattiti. Negli anni '70 e '80, l'archeologo Dennis E. Puleston (figlio del famoso ambientalista Dennis Puleston), la cui sfortunata e prematura morte gli ha impedito di sviluppare ulteriormente le sue ricerche su breadnut e altri studi di sussistenza Maya, è stato il primo a ipotizzare l'importanza di questo pianta come coltura base per gli antichi Maya.
Durante le sue ricerche presso il sito di Tikal in Guatemala, Puleston ha registrato una concentrazione particolarmente elevata di questo albero attorno ai tumuli domestici rispetto ad altre specie di alberi. Questo elemento, insieme al fatto che i semi del frutto del pane sono particolarmente nutrienti e ricchi di proteine, ha suggerito a Puleston che gli antichi abitanti di Tikal, e per estensione di altre città Maya nella foresta, si affidavano a questa pianta tanto quanto o forse anche più che sul mais.
Inoltre, in studi successivi, Puleston ha dimostrato che i suoi frutti possono essere conservati per molti mesi, ad esempio in camere sotterranee chiamate chultun, in un clima in cui i frutti di solito marciscono rapidamente. Tuttavia, ricerche più recenti hanno significativamente ridotto il ruolo e l'importanza della noce nella dieta Maya antica, definendola invece come una fonte di cibo di emergenza in caso di carestia e collegando la sua insolita abbondanza vicino alle antiche rovine Maya a fattori ambientali più dell'intervento umano.
Uno dei motivi per cui l'importanza della preistoria di breadnut è stata minimizzata dagli studiosi è che le prove archeologiche per la sua presenza erano limitate. Studi sperimentali condotti dall'archeologa francese Lydie Dussol e colleghi hanno scoperto che il legno proviene da B. alicastrum è più suscettibile alla rottura durante il processo di combustione ed è quindi probabilmente sottorappresentato nelle raccolte.
A cura e aggiornato da K. Kris Hirst