Nome:
Stegomastodon (greco per "dente del capezzolo del tetto"); pronunciato STEG-oh-MAST-oh-don
Habitat:
Pianure del Nord e del Sud America
Epoca storica:
Tardo pliocenico-moderno (tre milioni-10.000 anni fa)
Dimensioni e peso:
Circa 12 piedi di lunghezza e 2-3 tonnellate
Dieta:
Impianti
Caratteristiche distintive:
Dimensioni moderate; zanne lunghe e ricurve verso l'alto; denti di guancia complessi
Il suo nome sembra impressionante - come un incrocio tra uno Stegosaurus e un Mastodon - ma potresti essere deluso nell'apprendere che Stegomastodon è in realtà greco per "dente dal capezzolo del tetto" e che questo elefante preistorico non era nemmeno un vero Mastodon, essendo più strettamente legato al Gomphotherium che al genere a cui appartenevano tutti i Mastodon, Mammut. (Non menzioneremo nemmeno Stegodon, un'altra famiglia di elefanti a cui Stegomastodon era solo lontanamente imparentato.) Come avrete già intuito, Stegomastodon prende il nome dai suoi denti insolitamente complessi, che gli hanno permesso di mangiare cibi così simili al pachiderma come erba.
Ancora più importante, Stegomastodon è uno dei pochi elefanti ancestrali (oltre a Cuvieronius) ad aver prosperato in Sud America, dove è sopravvissuto fino ai tempi storici. Questi due generi di pachidermi si diressero verso sud durante il Grande interscambio americano, tre milioni di anni fa, quando l'istmo panamense si sollevò dal fondo del mare e collegò il Nord e il Sud America (e quindi permise alla fauna nativa di migrare in entrambe le direzioni, con a volte deleteri effetti sulle popolazioni native). A giudicare dalle prove fossili, Stegomastodon popolava le praterie ad est delle Ande, mentre Cuvieronius preferiva altitudini più elevate e più fresche.
Dato che è sopravvissuto fino a poco dopo l'ultima era glaciale, 10.000 anni fa, è quasi certo che Stegomastodon è stato predato dalle tribù umane indigene del Sud America, che, insieme all'inesorabile cambiamento climatico, ha spinto questo pachiderma a completare l'estinzione.